Anni 70, creatività, contestazione giovanile, musica pop e rock, figli dei fiori e… colori, colori, colori. Tinte forti, colori accesi e contrasti per il nostro primo box espositivo.
Un’ambientazione che rievoca il colour blocking, che all’epoca degli anni 70 era la normalità.
In una casa tipicamente seventies il bianco quasi non trovava spazio. Ogni stanza era coloratissima e l’eccesso non veniva temuto ma ricercato, creando una vera e propria esplosione di colori! I colori caldi come arancione, giallo, marrone e tutti i toni della terra erano i più utilizzati e spesso venivano accostati a tonalità più neutre come il beige o il crema, esattamente come in questo box.
Il colour blocking, d’altra parte però, rievoca anche un artista ben conosciuto per un’opera famosa composta proprio da blocchi di colore: Piet Mondrian. L’imperativo in questo caso è semplificazione e sintetizzazione attraverso l’uso del colore; gli obiettivi, di conseguenza, sono equilibrio e perfezione formale.